Giovedì 19 maggio, a Marghera, la compagnia Teatro Cargo porta in scena in prima regionale la storia di Gilles De Rais, luogotenente di Giovanna D’Arco al TEATRO AURORA, “SANGUE”: ROBERTO SERPI È BARBABLÙ, IL PRIMO SERIAL KILLER DELLA STORIA. Sul palco la storia dell’ultima notte di Gilles, prima della condanna a morte. Una spirale di violenza per la sezione Das Böse – Il Male Demoniaco del cartellone
Giovanna e Gilles: killer seriale del 1400 lui, santa vergine e martire lei. È una storia di violenza e di delirio quella di “SANGUE”, in scena in prima regionale giovedì 19 maggio (ore 21) al Teatro Aurora di Marghera (VE) per la Stagione di Teatro Contemporaneo 2010-2011. Lo spettacolo, presentato da Teatro Cargo per la sezione Das Böse – Il Male Demoniaco del cartellone, è firmato da Alessandra Vannucci e Laura Sicignano (quest’ultima anche regista), ed è interpretato da Roberto Serpi e da Simona Fasano.
La trama di “SANGUE” è ispirata a reali vicende storiche: Gilles De Rais fu luogotenente di Giovanna D’Arco nel vittorioso assedio d’Orleans, con il quale i francesi sbaragliarono i nemici inglesi. Giovanna venne catturata dagli inglesi e condannata al rogo come eretica; Gilles entrò in una spirale di violenza per cui violò, uccise e bruciò centinaia di bambini, divenendo uno dei primi serial killer della storia. Fu infine condannato al rogo e passò alla leggenda come Barbablù.
“SANGUE” racconta l’ultima notte di Gilles. Il condannato a morte è rinchiuso in una cella; accanto a lui c’è una serva. Gilles le ha insegnato un gioco, una sorta di sacra rappresentazione, una recita che rievoca la vita di lui. Lui cerca Dio, lo ha sempre cercato. Ma Dio non risponde. Chi è questa serva silenziosa che lo ascolta nel suo delirio? Perché assomiglia così tanto a Giovanna? Gilles nella sua cella fa rivivere Giovanna, la ragazza-maschio, inviata da Dio a salvare la Francia. Lei non sa cosa sia il Male: abitata da voci sublimi è candida e dura come il diamante. Alla sua fulminea parabola di passione e morte si affianca quella del suo opposto, Gilles, l’assassino. Gilles è vampirescamente saldato a lei: dove si trova il confine tra il Bene e il Male?
“Siamo in un un’epoca splendida e feroce – commentano le autrici -: carestie, peste, guerra. La società è lunatica, sadica e raffinata, materialista e superstiziosa, mistica e blasfema. La guerra è un affare che porta all’accumulazione dei benefici nelle mani di pochi. In questa decadenza, tanto somigliante al presente, appare Giovanna la Santa. Giovanna e Gilles diventano emblemi di due tensioni oggi fortissime: spiritualità e carne. Quando il rogo di Giovanna, con il suo conturbante odore di carne bruciata, gli sottrae quell’unico fantasma morale, Gilles diventa Barbablù, volgendosi al Male per inseguire disperatamente il viso di lei in tutti gli esseri giovani che incontra. Gilles si interroga sul Male e commettendo il Male, cerca Dio. Ci può essere salvezza per chi come Gilles si è abbandonato al Male assoluto?”
I biglietti (12 euro intero, 10 euro ridotto, 9 euro ridotto carnet, 6 euro ridotto allievi scuole di teatro e danza) sono in vendita on line su www.vivaticket.it, telefondando al num. 89.24.24 Pronto Pagine Gialle®, e al Teatro Aurora dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17. Giovedì la biglietteria riapre alle 18. I tesserati GAT Card e PROF Card del progetto Giovani a Teatro della Fondazione di Venezia pagheranno il biglietto 2,50 euro.
Informazioni per il pubblico:
Questa Nave
Tel. 041-932421, info@questanave.com
www.questanave.com